Consigli per la scelta della migliore tariffa elettrica

20 Maggio 2013
Il mercato libero dell'energia elettrica offre l'opportunità di risparmiare diverse decine di euro ogni anno rispetto alle tariffe fissate dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ed applicate ai clienti del cd. servizio di maggior tutela. In poche parole, se ancora non abbiamo scelto un fornitore del mercato libero, veniamo forniti di energia elettrica a tariffe che sono regolate dall'Autorità e pubblicate ogni tre mesi (il servizio di maggior tutela viene erogato ancor oggi, nella maggior parte dei casi, da Enel Servizio Elettrico).

Aderire ad un'offerta del mercato libero può però anche farci spendere molto di più rispetto al servizio di maggior tutela; il passaggio al mercato libero è insomma un'arma a doppio taglio, che bisogna maneggiare con attenzione. Ecco le regole da conoscere per non cadere nelle trappole di venditori senza troppi scrupoli.

MERCATO LIBERO E MERCATO VINCOLATO
In ogni momento potete passare dal mercato vincolato a quello libero, e viceversa. Quindi, se avete trovato un'offerta conveniente sul mercato libero, approfittatene e passate al nuovo fornitore. Se però successivamente ci ripensate, nessun problema. Basta contattare il fornitore del servizio di maggior tutela e chiedere di tornare sul mercato vincolato.

IL DIRITTO DI RIPENSAMENTO
Avete aderito ad un'offerta, indotti da un venditore porta a porta o al telefono particolarmente insistente, ma ci avete ripensato? Entro dieci giorni lavorativi (domeniche e festivi esclusi, quindi) potete spedire con raccomandata A/R il vostro recesso, che potete facilmente preparare da soli. Per effetto del recesso il nuovo contratto non parte e restate forniti dal vostro abituale fornitore.
I dieci giorni decorrono dalla data di firma della richiesta di fornitura nei casi di conclusione del contratto con la presenza fisica di un venditore in casa vostra, in un centro commerciale, per strada ed in genere in tutti i luoghi che non siano negozi del fornitore.
Se il contratto è stato invece concluso con mezzi di comunicazione a distanza (es. al telefono o su internet) i dieci giorni si iniziano a contare da quando ricevete a casa la copia del contratto.
Nessun venditore può addebitarvi costi di qualsiasi genere in caso di vostro tempestivo ripensamento.

QUALI SONO LE OFFERTE PIU' CONVENIENTI?
Di solito quelle che i venditori offrono in internet e si concludono direttamente sul web (non ci sono provvigioni da pagare ad agenti).
Per scoprire l'offerta migliore per voi andate sul trovaofferte dell'Autorità e seguite la classifica mensile del blog del consumatore. Se avete poca dimestichezza col web, fatevi aiutare da uno sportello di Casa del Consumatore o dalla sede nazionale.

QUALE OFFERTA SCEGLIERE? MONORARIA, BIORARIA O MULTIORARIA?
In teoria le tariffe biorarie o multiorarie permettono risparmi. Bisogna stare però attenti a non consumare nelle ore che pagate più care, perchè possono annullare tutto il risparmio accumulato nelle altre fasce orarie.
Se non volete problemi di tempo, scegliete la tariffa monoraria; se state fuori casa tutto il giorno e consumate energia prevalentemente la sera, potrebbe essere invece più conveniente la tariffa bioraria o multioraria.

COME SI FA A CAPIRE SE L'OFFERTA CHE CI SOTTOPONE IL VENDITORE PORTA A PORTA E' CONVENIENTE?
Ogni proposta commerciale deve contenere una scheda di confrontabilità della spesa, ossia un raffronto monetario e teorico tra l'offerta che vi sottopongono e le tariffe dell'autorità. La scheda è semplice da leggere e fa capire subito se l'offerta vi fa risparmiare, e quanto. Se non ve la fanno vedere, cacciateli pure di casa, perché evidentemente sono dei furbacchioni.

OCCHIO A FAR VEDERE LA BOLLETTA
I venditori porta a porta sono soliti farsi mostrare una vostra bolletta, per controllare quanto consumate. La bolletta contiene però anche un codice che si chiama POD, che identifica univocamente il vostro contatore, e che serve a farvi passare da un fornitore all'altro. Alcuni venditori spregiudicati si segnano il vostro POD e poi vi attivano la nuova utenza, anche se non lo avete chiesto (cd. attivazioni non richieste). Controllate quindi da soli lo storico dei consumi del vostro ultimo anno (in ogni bolletta è evidenziato ed è facile da trovare) e conservate gelosamente il vostro POD, sino a quando non avete deciso di cambiare fornitore.

TARIFFE BLOCCATE O INDICIZZATE?
Il vantaggio delle offerte a tariffa bloccata è che per un certo periodo potete stare tranquilli da aumenti di tariffe. Occhio però che spesso sono già in partenza più sconvenienti delle tariffe fissate dall'Autorità e occhio anche che, a scadenza del periodo di prezzo bloccato, rischiate repentini aumenti di bolletta. Segnatevi quindi in agenda la data di scadenza del periodo a prezzo bloccato e quindi riguardatevi in giro per vedere se trovate offerte migliori.
Le offerte indicizzate variano invece in base ad un parametro di riferimento, di solito le tariffe fissate dall'Autorità, che le aggiorna ogni tre mesi.

PER CAMBIARE FORNITORE BISOGNA FARE COMUNICAZIONI AL VECCHIO FORNITORE?
No. Per le forniture domestiche ci pensa il nuovo fornitore. Il passaggio avviene in un termine massimo di due mesi dalla data in ci avete aderito alla nuova offerta. Nel passaggio da un fornitore all'altro non c'è il rischio di restare senza la luce in casa.

SUCCEDE DI TROVARSI, PER DISGUIDI, CON DUE BOLLETTE DA PAGARE?
In taluni casi è successo il problema della cd. doppia fatturazione, ossia la ricezione delle fatture per i consumi sia dal vecchio che dal novo fornitore. Si tratta di disguidi che possono dipendere dal nuovo o dal vecchio fornitore. Se vi capitasse e non riusciste a venirne a capo da soli, rivolgetevi alla Casa del Consumatore che in pochi giorni vi può risolvere il problema.

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